sabato 14 gennaio 2017

Papa con Abu Mazen: nuovi negoziati diretti per pace in Medioriente


Il Presidente palestinese è a Roma per inaugurare l'ambasciata presso la Santa Sede

La sala stampa vaticana parla di rapporti "cordiali", tra il presidente dello Stato di Palestina, Abu Mazen e il Papa. Buoni sarebbero anche i contatti  tra il presidente e il segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. "Nel corso dei cordiali colloqui - spiega il comunicato della sala stampa - si sono rilevati anzitutto i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e la Palestina, suggellati dall'Accordo globale del 2015, che riguarda aspetti essenziali della vita e dell'attività della Chiesa nella società palestinese. In tale contesto, si è ricordato l'importante contributo dei Cattolici in favore della promozione della dignità umana e in aiuto dei più bisognosi, particolarmente nei campi dell'educazione, della salute e dell'assistenza". Francesco e Abu Mazen avrebbero parlato a lungo del processo di pace in Medio Oriente, esprimendo la speranza che possano riprendere i negoziati diretti tra le Parti. Impellente la necessità di porre fine alla violenza che causa inaccettabili sofferenze alle popolazioni civili. Entrambi si dicono d'accordo per una soluzione giusta e duratura. A tale scopo, si invoca  il sostegno della Comunità internazionale verso misure che favoriscano la reciproca fiducia e contribuiscano al raggiungimento di decisioni coraggiose in favore della pace". Infine è stata ribadita l'importanza della salvaguardia del carattere sacro dei Luoghi Santi per i credenti di tutte e tre le religioni abramitiche.

" Il Vaticano ha riconosciuto completamente la Palestina come stato indipendente, spero che altri stati prendano esempio dalla Santa Sede". Ha detto Abu Mazen dopo l'incontro con  Papa Bergoglio.

Il colloquio privato è durato 23 minuti e si è svolto alla presenza alla presenza dell'interprete. "E' un piacere riceverla", ha detto papa Bergoglio al suo ospite sulla soglia della biblioteca; "anche io sono contento di essere qui", ha replicato il presidente. Al momento della presentazione del seguito, un giovane palestinese ha offerto al Papa una maglietta di calcio con i colori della Palestina, quindi ha detto qualcosa sul San Lorenzo, la squadra argentina per cui tifa il Papa, che si è messo a ridere. Il giovane ha anche spiegato che sua moglie è argentina. Abu Mazen ha donato al Pontefice una pietra proveniente dal Golgota, una icona raffigurante il volto di Gesù, una icona raffigurante la Sacra famiglia, un documentario sulla ristrutturazione della basilica della Natività e un libro sulle relazioni tra Santa Sede e Palestina. Il Papa ha ricambiato con la medaglia dell'anno giubilare, e copie in arabo della "Amoris laetitia" e della "Laudato sii".

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