martedì 10 gennaio 2017

Iraq: liberato un quartiere cristiano di Mosul - Dove le case erano segnate con la lettera "Nur"

L'esercito regolare iracheno ha ripreso il controllo di Al Sukkar, il quartiere orientale di Mosul, dove alcune delle 700 case appartenenti a proprietari cristiane erano state occupate da stranieri dello Stato Islamico (Daesh). I miliziani dell'Isis si erano stabiliti a Mosul dopo che la città era diventata la principale roccaforte in terra irachena dell' auto-procalamato Califfato.
L'ospedale pediatrico è stato danneggiato, molti edifici appartenenti ai cristiani sono stati distrutti e difficile si presenta il rientro dei profughi.


Le case del quartiere segnate con la lettera araba “Nun”, iniziale della parola Nasara, che significa cristiano, erano state espropriate per essere messe a disposizione dei sostenitori del Daesh.

I cristiani le avevano abbandonate il 9 giugno 2014, quando Mosul era caduta nelle mani dei jihadisti. Le notizie che ci arrivano da Mosul richiamano certo la nostra attenzione” - ha detto all’agenzia Fides padre Thabit Mekko, sacerdote caldeo della città nord-irachena, attualmente sfollato a Erbil insieme ai suoi fedeli - “ma la situazione è ancora pericolosa, ci sono cecchini nelle strade ed è prematuro pensare a un rientro dei cristiani fuggiti dalle loro case.
Una tale ipotesi sarà presa in considerazione solo quando la sicurezza sarà totale". Pare che molte delle famiglie fuggite da Mosul con l'avanzata del Daesh non abbiano alcuna intenzione di tornare.


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