sabato 14 giugno 2025

GAZA: COMUNICAZIONI INTERROTTE E NUOVI BOMBARDAMENTI CONTRO I CIVILI









Nonostante l’attacco contro l’Iran, Israele non ha smesso di bombardare Gaza. La striscia è completamente oscurata, escono pochi filmati, ma i massacri vengono comunque documentati.


Dall'alba di ieri, nel secondo giorno consecutivo di totale blackout di internet, 

Israele ha ucciso più di 50 palestinesi. Per la prima volta dall'inizio del massacro, sia il Ministero della Salute palestinese che l'Ufficio Stampa del Governo di Gaza non sono stati in grado di diffondere aggiornamenti, probabilmente a causa del collasso delle comunicazioni.

Ma, anche se a fatica, si è saputo che le forze israeliane hanno continuato a bombardare senza sosta: da Jabalia, Beit Lahiya e Beit Hanoon nel nord, fino a Khan Younis e alle cosiddette "zone sicure" come al-Mawasi nel sud.

Sahat English riferisce che le cannoniere israeliane hanno aperto il fuoco sulle tende lungo la costa di Gaza. Le riprese della scena mostrano quattro persone uccise e dieci ferite. Si segnala anche un massacro nel campo profughi di Shati dopo il bombardamento delle tende.

L’agenzia Anadolu ha riferito che 10 palestinesi sono stati uccisi nei pressi di un rifugio scolastico a Khan Younis.


In un servizio da Deir el-Balah, la giornalista di Al Jazeera Hind Khoudary ha affermato che il blackout sta paralizzando la risposta alle emergenze, con le ambulanze incapaci di localizzare i feriti. Gli operatori non ricevono chiamate dai residenti, rendendo quasi impossibile coordinare i soccorsi. "Così si compromettono anche le vite salvate".


Khoudary afferma che le forze israeliane "aprono il fuoco ogni mattina" sui palestinesi che cercano di raccogliere aiuti dalla Fondazione "Umanitaria" di Gaza, sostenuta da Israele e Stati Uniti.

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