In sole due settimane 7.000 bambini sotto i cinque anni sono stati inseriti nei programmi di recupero dell'UNICEF per malnutrizione acuta. Si prevede che il totale, in pochi giorni, supererà i 15.000 nuovi pazienti, oltre 7 volte il totale di febbraio.
È, quella in atto, una carestia deliberata, non un danno collaterale. Le politiche del governo israeliano colpiscono i più vulnerabili, i bambini, mentre il mondo guarda tanta sofferenza senza mostrare nemmeno pietà. Non si tratta "solo" del genocidio di Netanyahu. È il genocidio di tutti i Paesi del mondo, con la sola eccezioni dell'Irlanda, che inizialmente ha inviato forze di pace.
Perché gli israeliani riducono alla fame i palestinesi? “ Per renderli permanentemente inabili, fisicamente e mentalmente. I bambini in crescita rimarranno per sempre rachitici. Questo è sempre stato uno degli obiettivi principali di Netanyahu, Ben Gvir e degli altri esponenti del governo israeliano. È mostruoso ma efficace”, scrivono sui social i commentatori
Il Washington Post ha già riportato la notizia di un documento di 38 pagine che descrive nei dettagli il piano "Gaza Riviera". È quello stilato dell'amministrazione Trump per il trasferimento forzato di 2 milioni di palestinesi e la sottomissione del territorio di Gaza ad amministrazione fiduciaria statunitense per oltre un decennio. Il piano propone di offrire ai cittadini di Gaza un "pacchetto di ricollocazione" di 5.000 dollari, insieme a sussidi limitati per cibo e affitto, purché "lascino volontariamente" la propria terra.

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