Nei giorni scorsi ho parlato dell'immane tragedia di Aleppo Est, tuttora sotto il controllo di ribelli e jihadisti, e dove da mesi più acuto è lo scontro tra le forze leali a Bashar al-Assad e i miliziani. Qui i bombardamenti colpiscono senza pietà anche gli ospedali mentre la denuncia di questi misfatti risuona puntualmente e giustamente in tutto il mondo, attraverso giornali e televisioni.
Poi c'è il massacro quotidiano e dimenticato, quello delle bombe assassine che non fanno notizia. C'è l' ignorato Yemen, martoriato dalla guerra condotta dalla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita con l’assistenza logistica e di intelligence degli Stati Uniti. In questo caso gli appelli, per quanto accorati, vengono costantemente ignorati e non hanno alcuna risonanza sull'informazione.
Ecco che cosa ha raccontato Djoen Besselink, capo della missione di Medici senza Frontiere nello Yemen: “Da maggio 2015 MSF ha curato più di 10.000 feriti di guerra solamente nella città di Taiz. A ottobre, gli ospedali supportati da MSF a Taiz hanno ricevuto circa 500 pazienti con ferite dovute alla violenza, di cui il 23% erano donne e bambini. Molti dei feriti… erano a casa, al mercato o in cammino verso i loro campi quando sono stati colpiti da incursioni aeree, bombardamenti e spari da arma da fuoco”. Il 17 novembre, primo di due giorni di cessate il fuoco, i Medici senza Frontiere hanno dovuto ricoverare 76 feriti e seppellire 21 morti nella sola città di Taiz. L'Occidente non ne ha avuto notizia.
Così come non ha saputo che l’Arabia Saudita ha violato 114 volte il cessate il fuoco di due soli giorni, che peraltro era stato richiesto dall’ex presidente dello Yemen, Habd Rabbuh Mansur Hadi, e gentilmente concesso da re Salman dell’Arabia Saudita.
Dall’inizio della campagna saudita (marzo 2015), quasi 12 mila civili yemeniti sono stati uccisi. Gli sfollati sono più di 3 milioni (su 27 milioni di abitanti), metà della popolazione vive di aiuti umanitari e solo 1 bambino su 10 arriva all’età di cinque anni.
Eppure nessuno piange per lo Yemen, dove ad ammazzare adulti non combattenti e bambini sono i nostri alleati e clienti, quelli ai quali Usa, Francia e in parte anche l’Italia forniscono le armi. È qui che l'interesse economico fissa il punto di non ritorno verso sentimenti di pietà e compassione.
D.Bart.
Fonte: Gli Occhi Della Guerra
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