
SE 55 MORTI SEMBRAN POCHI (Il commento di Ulderico Piernoli)
Oggi a Ben Guerdane, al confine fra Libia e Tunisia si è svolta una battagli fra miliziani dell'Isis, esercito e forze di sicurezza tunisine. Bilancio: 38 terroristi (come li chiamano) eliminati, 6 feriti e catturati, 10 militari e agenti caduti, 7 civili e una bambina uccisi negli scontri. Tutto era cominciato all'alba con l'assalto alla caserma militare e al posto di polizia. Le reazione è stata pesante e immediata. Alcuni terroristi sarebbero sfuggiti e sono ricercati. Coprifuoco in zona dalle 19 alle 5. Queste le notizie che i tg italiani non hanno dato, parlandone solo di sfuggita nei servizi dalla Libia. Due cose appaiono rilevanti: la prima è la micidiale reazione dei tunisini. Li aspettavano o si aspettavano l'incursione? Forse hanno avuto anche appoggio di forze amiche (inglesi e tedeschi). E siamo al secondo punto: questo attacco segue quello di una settimana fa costato le vita a cinque terroristi, quattro dei quali tunisini. Evidentemmente stanno saggiando la permeabilità della frontiera in vista di un'evacuazione dalla Libia, ma potrebbero anche tentare di stabilire una testa di ponte o una prima base in Tunisia. Ma ai tg italiani tutto questo non frega un piffero. E poi diciamo di essere amici della Tunisia.
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