domenica 6 ottobre 2024

Notti di terrore a Beirut e a Gaza.





LIBANO/BEIRUT. Occorre avere una feroce determinazione per sganciare bombe alle 3:30 del mattino su una popolazione ancora segnata e traumatizzata dall'esplosione del porto di Beirut, quando le finestre si sono spalancate, gli appartamenti sono implosi e intere famiglie sono state uccise dalla forza dello scoppio. 

Far rivivere tutto ciò alle persone sembrava inimmaginabile, eppure è accaduto. 

Nella notte tra il 5 e 6 ottobre, alla periferia sud di Beirut, in meno di 20 minuti gli aerei da guerra israeliani hanno  compiuto numerosi attacchi, i ‏⁧piu pesanti

dall'inizio dell’invasione. I raid hanno colpito le aree di Hadath, Al Barajneh Tower, Airport Road, Seyed Hadi Nasrallah Highway, Santriz, Hareh ​​​​Harik e Shuifat. Un magazzino di stoccaggio missilistico di Hezbollah è esploso con inevitabili devastanti conseguenze.

Si parla inoltre di 30 edifici distrutti, tra cui una scuola e una moschea. La gente, terrorizzata, senza meta, correva per le strade. Non si conosce ancora l'entità dei cosiddetti danni collaterali/vittime civili, ma la situazione è grave. 

Il governo libanese ha dichiarato che più di 2.000 persone sono state uccise in tutto il Paese durante un anno di combattimenti tra Israele e Hezbollah.

Ma la campagna in Libano si è ulteriormente intensificata nelle ultime ore, con gli attacchi aerei su Beirut sempre più intensi e il conseguente ordine ai civili di evacuare alcune aree





GAZA. 

Nelle stesse ore, a Gaza, 21 palestinesi sono morti sotto i bombardamenti dei caccia israeliani. Il raid ha colpito la moschea che ospitava gli sfollati vicino all'ospedale dei martiri di al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro della città.



LE CAUSE DELLA GUERRA

Lo scorso 7 ottobre 2023, Hamas attaccava Israele con un'operazione terroristica senza precedenti, provocando la morte di 1200 ebrei. 


La furia vendicativa delle forze israeliane non si è fatta attendere ed ha subito raso al suolo Gaza City. Secondo Erika Guevara-Rosas, alta direttrice della ricerca e delle campagne di Amnesty International

”l’incessante e rovinosa campagna militare israeliana”per espandere in modo ampio una zona cuscinettolungo il perimetro orientale della Striscia  occupata, si è basata “su distruzioni massicce. Ha 

cancellato complessi residenziali, costringendo migliaia di famiglie ad abbandonare le loro case” rendendo inabitabili le loro terre. 

L’esercito israeliano -dice Guevara-Rosas-

dovrebbe essere oggetto di indagini “per crimini di guerra in quanto portata avanti con distruzioni di massa”

Una punizione collettiva che secondo i dati del ministero della Sanità avrebbe ucciso 

41.020 palestinesi della Striscia di cui 14 mila bambini. Almeno la metà di queste piccole vittime non è ancora stata identificata. Si stima che molti, tra bambine e bambini, siano dispersi, scomparsi, detenuti, sepolti sotto le macerie o in fosse comuni

Altre 94.925 persone sarebbero rimaste ferite.






L’AGGRAVAMENTO DEL CONFLITTO


Il conflitto in corso in Medio Oriente si è trasformato in una grave crisi umanitaria, con milioni di sfollati e devastazioni diffuse in Libano, Gaza e Siria.


Un attacco israeliano vicino al confine con la Siria, venerdì mattina,ha bloccato una strada utilizzata dalle persone in fuga dal conflitto. Sono oltre 1,2 milioni i libanesi già sfollati .


Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano ha dichiarato che non permetterà più a Hezbollah di "insediarsi" nel Libano meridionale.


Il comandante delle 

Brigate Al-Qassam, Saeed Atallah, è morto insieme alla moglie e alle due figlie, in un bombardamento che ha colpito la sua abitazione nel nord del Libano.



In Cisgiordania, Israele ha rivendicato l'uccisione di un altro leader di Hamas durante un attacco a un campo profughi, in cui hanno perso la vita almeno 18 persone.


Nel frattempo, il governo siriano ha accusato Israele di aver attaccato obiettivi all'interno del suo territorio, tra cui la capitale Damasco, dove sono stati colpiti depositi di rifornimenti contenenti armi destinate a Hezbollah.

Ed Hezbollah, avrebbe risposto lanciando almeno 100 razzi Katyusha e diversi missili di fabbricazione iraniana nel territorio israeliano. 


FUGA IN IRAQ

L’escalation delle operazioni militari israeliane in Libano, provocando il deterioramento della situazione umanitaria, ha costretto migliaia di civili a fuggire anche verso i Paesi vicini. 

L’Iraq ha annunciato sabato di aver accolto circa 5.700 sfollati libanesi attraverso gli aeroporti di Baghdad e Najaf e il porto terrestre di Al-Qaim. 


DIPLOMAZIA

Mentre le azioni militari continuano, è importante che a livello regionale e internazionale si metta in moto la diplomazia per prevenire altri massacri di innocenti, donne, bambini, civili,

Corridoi umanitari 

dovrebbero assistere chi fugge dalla violenza, mobilitando aiuti internazionali per rispondere alle esigenze immediate.


Nel lungo termine, una pace sostenibile richiederà di affrontare le tensioni politiche sottostanti, il ruolo delle potenze regionali e la creazione di un quadro per la coesistenza. Senza un autentico impegno al dialogo e agli sforzi di ricostruzione, risposte violente aggraveranno ancora e di più l'instabilità in una regione troppo fragile.


Il mondo non può permettersi di ignorare la situazione, perché le conseguenze dell'inazione si ripercuoteranno ben oltre il Medio Oriente.


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