sabato 11 giugno 2016

LIBIA - SI COMBATTE STRADA PER STRADA. LIBERATO IL PORTO DI SIRTE. ISIS IN FUGA




"Stiamo combattendo tra le case, le strade, e non vogliamo tornare indietro prima di averli eliminati", racconta un combattente del Governo di Accordo Nazionale in Libia (GNA), che chiede di  conservare l'anonimato. 
Le forze libiche hanno già da qualche ora riconquistato il porto di Sirte, da oltre un anno nelle mani dell'Isis che ne aveva fatto la propria roccaforte. I jiadisti, in fuga, sono attualmente barricati e circondati in un'area di circa cinque chilometri quadrati all'interno della città. Si tratta del vasto centro congressi "Gheddafi", un tempo sede di vertici internazionali, e che ospita oggi un centro di comando dello Stato islamico. 
Un corrispondente dell'Agence France-Presse racconta di pesanti, feroci combattimenti avvenuti in strada a circa due chilometri dal centro di Ouagadougou. Le forze del Governo di Accordo Nazionale hanno fatto uso di carri armati, lanciarazzi e artiglieria, alle quali i jihadisti hanno risposto con mitragliatrici, colpi di mortaio e fuoco dei cecchini.















Gli aerei da guerra hanno effettuato attacchi attorno al centro congressi e altre posizioni occupate dall'Isis, mentre il portavoce del GNA, Rida Issa, riferisce che le forze antijiadiste hanno anche riconquistato una zona residenziale nella parte orientale della città. 
La caduta di Sirte, città natale di Muammar Gheddafi, rappresenterebbe una battuta d'arresto davvero importante per gli estremisti islamici, che hanno già perso territorio in Siria e in Iraq dove hanno installato il "califfato".
Il rapido avanzamento anti-Isis ha sorpreso le stesse autorità libiche.
"La battaglia è stata meno difficile di quanto avessimo ipotizzato" ha detto un funzionario del governo.
I Servizi di intelligence esteri da mesi stimano che il gruppo estremista possa contare su circa 5.000 combattenti in Libia, ma la sua vera forza all'interno di Sirte e il numero di civili che vivono in città sono ancora un mistero e un' incognita per tutti.



Il  bilancio provvisorio dell'attacco parla di 11morti e 45 feriti tra le forze fedeli al governo, vittime per lo più del fuoco dei cecchini.
Le forze che affiancano il GNA sono costituite da milizie di varie città, in particolare Misurata, e da guardie di impianti petroliferi. La liberazione di Sirte, secondo i combattenti, dovrebbe avvenire nell'arco di  "due o tre giorni." 

D.Bart

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