domenica 7 febbraio 2016

Aleppo e la tragedia dei profughi ammassati contro il filo spinato del confine turco


L’assedio di Aleppo e la resistenza dei ribelli siriani alle forze governative di Assad.
L’esercito di Damasco, appoggiato dai raid russi, ha circondato la città dopo aver conquistato alcuni villaggi nella campagna circostante.
La fuga da Aleppo
Migliaia di profughi premono ai confini della Turchia, in condizioni disperate per mancanza di cibo acqua e coperte, laddove la temperatura, durante la notte, scende sotto lo zero.
E' in pieno corso una crisi umanitaria e l’assedio impedisce anche l’arrivo degli aiuti. Il tutto, aggravato dalla decisione di Erdogan, che da due mesi ha chiuso le frontiere.
La Turchia, ospita già 2milioni e mezzo di rifugiati siriani

L'un contro l'altro armati. Chi combatte chi ad Aleppo.
Le forze del governo di Damasco, e quelle alleate russe, lottano contro la Coalizione Nazionale delle Forze di Opposizione e Rivoluzionarie siriane.
Ma l’esercito di Assad non è affiancato solo dai russi. Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (con base a Londra) ad aiutare i militari siriani vi sono anche consiglieri iraniani ed Hezbollah libanesi.
Aleppo, dunque, è contesa da due opposti schieramenti:
-da una parte, le forze pro-Assad
-dall'altra, le milizie dei gruppi d’opposizione, formate dal Libero Esercito Siriano e dal Fronte al-Nusra, gruppo estremista isalimico affiliato ad Al Qaida. A queste va aggiunto il gruppo di Unità di protezione del popolo curdo (Ypg). Quindi, le formazioni anti-Assad non formano un fronte unito. Circostanza, questa, che aumenta la confusione.


Cosa significa perdere Aleppo e la disperazione dei profughi
Le formazioni ribelli controllano Aleppo dal 2012. La resa della città al presidente Assad significa non solo l’indebolimento della ribellione al regime di Damasco, ma anche l'indebolimento dei gruppi appoggiati dall’Occidente nella guerra contro’Isis. La massiccia offensiva compiuta da Assad e da Putin fa senz'altro pensare alle forze ribelli che il regime siriano e i suoi alleati siano più interessati a sconfiggere gli oppositori che negoziare un accordo.

La situazione politica
I colloqui di Ginevra che auspicavano il cessate il fuoco in Siria si sono interrotti con l’avanzata delle forze di Assad contro quelle di opposizione nella città di Aleppo. La Francia ha condannato l’offensiva. Altrettanto ha fatto il Dipartimento di Stato, che ha invitato la Russia a concentrare soprattutto contro l’Isis le proprie forze.

D.Bart

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