venerdì 13 settembre 2019

Fallisce l'ultimo contrattacco di Haftar su Tripoli

Fallisce il violento contrattacco lanciato da Khalifa Haftar per riconquistare le aree a sud di Tripoli, perse contro le forze di Sarraj negli ultimi giorni.

Haftar si è mosso contro le forze del
Governo di accordo nazionale libico (GNA) dopo l’offensiva a sorpresa che aveva inflitto all’Esercito Nazionale Libico (LNA) la perdita di numerose postazioni. Il Generale Haftar è quindi intervenuto pesantemente impiegando sia le truppe di terra che la componente aerea. I bombardamenti hanno colpito anche alcune aree della capitale nel tentativo di riconquistare Ain Zara, Yarmouk, Wadi Rabea e Khalit Al-Furjan. Ma la difesa di Fayez Sarraj
ha retto, tanto che i soldati regolari, dopo poche ore di battaglia, hanno obbligato il nemico a ripiegare. Inoltre, sono stati catturarti diversi uomini di Bengasi, mentre altri si sono arresi spontaneamente. Tripoli, al momento, sta vivendo
una relativa calma, la situazione sembra tornare alla normalità, sia pur precaria, con schermaglie sporadiche tra le parti, e il calo dei raid sulla città.

Le forze del Governo di accordo nazionale libico, intanto, hanno ripreso l’offensiva a sud. Nelle ultime ore i caccia di Sarraj hanno bombardato il quartier generale avanzato dell’Esercito Nazionale Libico a Qasr Ben Ghashir, uccidendo almeno 30 miliziani di Haftar. Non si sa se i raid siano stati la risposta al tentativo di contrattacco su Tripoli o se preannuncino un’offensiva di terra imminente. I militari di Sarraj, vicini alla città, assediano l’aeroporto internazionale e hanno inviato numerosi rinforzi verso al-Sabia, che dista circa 40 chilometri dalla capitale. È possibile che cerchino di sfruttare l’ennesimo fallimento del nemico per colpirlo a sorpresa dove meno ci si aspetta. In questo caso i vantaggi sarebbero due: da una parte si completerebbe l’accerchiamento allo scalo; dall’altra, si toglierebbe al Generale l’ultima rotta stradale percorribile (che passa da al-Sabia) per far arrivare rifornimenti e rinforzi alla prima linea.

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