mercoledì 18 novembre 2015

L'Islam, l'Isis, l'imbecille Sarkozy, l'ignorante Salvini.

SUNNITI E SCIITI:LE ORIGINI. Per raccontare l'origine dello scisma islamico, dal quale nascono le due fazioni che conosciamo con i nomi di Sunniti e Sciiti, dobbiamo spiegare il significato di due brevi parole:  Sunna (da cui sunniti),  che in arabo significa  usi, costumi, tradizione; e Shia (da cui Sciiti), che significa partito. Ora, veniamo alla similitudine universale delle diatribe: la frattura tra islamici non è che l'esito di ciò che  in occidente chiamiamo  "guerra di secessione". Perché lo scisma non fu causato da una diversa interpretazione dei testi sacri, bensì da una contesa famigliare. 
LA STORIA. Dopo la sua fuga a Medina (622 d. C.), Maometto, oltre al ruolo di profeta- mediatore tra Allah e la comunità dei fedeli, assunse anche quello di leader politico. Vale a dire, capo di una società che nel giro di pochi secoli doveva allargarsi fino a comprendere l' intera fascia africana e asiatica del Mediterraneo, la Spagna, la Sicilia. Dieci anni dopo, nel 632, con la morte di Maometto, fu necessario scegliere un successore in grado di gestire il suo stesso mandato, politico e religioso. La preferenza cadde su un fedelissimo tra i seguaci, Abu Bakr, a cui fu conferito il titolo di «califfo». Dopo la sua morte, altri tre califfi- ancora selezionati tra i fedelissimi di Maometto- furono chiamati alla guida e al governo del mondo islamico. Scelta che contribuiva ad infoltire il  gruppo dei dissidenti: coloro i quali ritenevano si dovesse rispettare l'albero genealogico ed affidare il califfato ad  Ali ibn Abi Talib, marito di Fatima, figlia di Maometto. Ciò che avvenne nel 656, con l'assassinio di Uthman; evento disastroso che causò lo scoppio della una guerra civile e, di fatto, lo scisma. Nel corso del conflitto, infatti, lo stesso Ali ibn Abi Talib fu ucciso; e il califfato tornò agli eredi di Uthman. Da allora la Shia, ovvero il partito di Ali ibn Abi Talib, piange e non perdona la morte del discendente naturale di Maometto. Considera altresì la Sunna, ossia il partito della tradizione, una banda di usurpatori.
Riassumendo.  Dopo la morte di Maometto (632), i musulmani si divisero in due fazioni:                      
1) i sunniti, che ritenevano legittimo il califfato affidato ad Abu Bakr, compagno di Maometto; 
2) gli sciiti, secondo i quali il ruolo di Califfo doveva invece essere riservato ai discendenti di Maometto, quindi ad Ali ibn Abi Talib, genero del profeta Maometto, il quale non aveva figli maschi.  
Gli sciiti sono spesso visti come eretici e  ancora oggi considerati i peggiori nemici dell'Islam.           
Ebrei e cristiani sono considerati  miscredenti 
Jihad: altro termine di difficile comprensione.Diciamo subito che Jihad non è sinonimo di ISIS. Tradotto dall'arabo, significa "SFORZO". Ma al termine vanno date due interpretazioni, quella letterale, dove si intende : sforzo per raggiungere un obbiettivo; e quella coranica, dove si intende: fatica e impegno (interiore e materiale, con riferimento al denaro) per la causa di Dio.  
   
LA SITUAZIONE, OGGI. Ai sunniti appartiene circa  l' 80/90% del mondo musulmano. Sono loro ad aver esercitato  il potere anche nei Paesi a maggioranza sciita. Così è stato in Iraq sino alla fine del regime di Saddam Hussein. Da  circa un anno un terzo del territorio iracheno è stato  conquistato da uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti, che ha creato lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, noto con la sigla “ISIS”.  La Russia, che appoggia il regime e di Bashar al Assad, ha mandato i suoi aerei da guerra in Siria allo scopo di  colpire i gruppi ribelli che contendono  ad Assad le zone dell'ovest, ma i  primi bombardamenti hanno colpito tre province siriane – Homs, Hama e Latakia- dove l'Isis non è presente. L'unico alleato del regime di Bashar al Assad in Medio Oriente, da alcuni decenni, è l'Iran. Dall’inizio della guerra, nel 2011, fornisce soldi e armi al governo siriano. Ma in  Siria delega l'azione ad Hezbollah, gruppo sciita libanese nemico giurato di Israele. Nella primavera di quest'anno ha combattuto l’ISIS in Iraq a fianco dell’esercito iracheno.                           
FRATTURE. Come ben ci racconta la storia, le separazioni esasperano cuori differenze. creando laceranti confusioni. Bernard Lewis, storico e studioso del Vicino Oriente, dice che "la sconfitta e la condizione minoritaria hanno alimentato nella famiglia sciita una particolare sensibilità per i ceti sociali più umili, per gli oppressi, per il popolo minuto dei mestieri modesti". L effetto ha reso più aspri i conflitti all'interno delle comunità, proprio come è avvenuto nella storia del Cristianesimo. La rivalità più logorante tra sciiti e sunniti è scoppiata a livello politico con la rivoluzione khomeinista in Iran del 1979. Si è cominciato con cacciata del filo-americano  Scià per giungere  all’instaurazione di una teocrazia islamico-sciita, in conflitto con tutti i Paesi del Golfo Persico,governati dai sunniti. 
CHE COSA POSSONO FARE I PAESI OCCIDENTALI? A costo di attirare su di me ire furibonde e funeste dico: farsi gli affari loro. Non è mai troppo tardi per cominciare, nonostante l'importanza del controllo sul petrolio e sui suoi prezzi. Chi dice che la Francia paga oggi le conseguenze dei suoi interventi belligeranti dai cieli della Siria, ha in parte ragione. Dico in parte, perché la ferocia di chi attacca all'improvviso e fa strage di  persone inermi, disarmate, inconsapevoli merita tutto il disprezzo umanamente elargibile. Ma questa è una guerra interna all'Islam, un conflitto che i musulmani devo risolvere tra di loro. Non a caso la propaganda dell'Isis chiama all'appello seguaci nel mondo. E non a caso i "Foreign fighters", come l'italiana Maria Giulia Sergio, in "arte" Fatima, e altri 3000 cittadini europei si sono spostati nelle zone di conquista dell'ISIS. Cinicamente osservando la storia e gli eventi, è bene che i contendenti si uccidano tra di loro, in terre loro.I governanti europei dovrebbero avere a cuore la sicurezza dei propri cittadini evitando di provocare gli spietati tagliagola. Mi riferisco in particolare all'insensato intervento messo in atto dall'imbecille Nicolas Sarkozy  in Siria. E mi riferisco all'ignorante Matteo Salvini, che a botte di slogan racconta agli italiani in termini semplici e semplicistici un vicenda secolare complessa.




2 commenti:

  1. Nessuna Ira furibonda e funesta: C O N D I V I D O !

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  2. Qualsiasi cosa si dica, si corre sempre il rischio di essere etichettati. Seguire la vulgata del chi ha ragione non è mai stato nelle mie preferenze e oggi ancora di più, anche perchè, prima di esprimere il mio pensiero devo prima documentarmi e non solo con i titoli di giornali o di tv di parte e disparte....cerco sempre di ragionare e vedere almeno in parte dove sta il marcio. Cosi a mente ancora calda, dico che tutto ciò che sta accadendo non è solo colpa dei mussulmani anche se questi per la maggior parte giovanissimi si sono fatti infinocchiare con il miraggio del paradiso con le 70 vergini ma, consideriamo che tutto parte da lontano e particolarmente dalla politica vergognosa e schifosa che vuole scaricare sempre sui deboli tutte le colpe delle loro malefatte. cosi come sappiamo che il mondo non è governato dagli stessi politici ma da chi detiene il potere economico da secoli e tramandato da padre in figlio. Non facciamo nomi tanto sono sulla bocca di tutti e quindi, a noi piccoli mortali e ragionevoli non ci resta che dire la nostra soltanto con chi ha voglia di sapere e comprendere che il popolo viene usato esclusivamente per cambiare le carte in tavola....per quanto riguarda salvini, anche lui sta facendo il lavoro peggio della sinistra becera che si è assisa sul trono del buonismo imperante dando del razzismo a chi invece dice in qualche modo le cose come stanno.......Ciao Donatella.......Nic Salvatore

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