martedì 24 novembre 2015

ISLAM, TERRORISMO E PREGIUDIZI

L'EQUAZIONE ISLAM=TERRORISMO E' UN PREGIUDIZIO PERICOLOSO. ECCO PERCHE'.

E Gesù disse :”Date a Cesare quel che è di Cesare....... Dovremmo forse identificare quel Cesare in Equtalia, oggi, interpretando il Vangelo ?


DIVERSITA’

ISLAM - Si dice che l’islamismo è una “religione-cultura” totale. Infatti comporta un’assoluta dipendenza da Allah, impone un determinato sistema di vita, un’etica, un rapporto maschio-femmina, un rapporto con i credenti di altre religioni (gli infedeli) completamente diverso dal nostro. Sia che si qualifichi il nostro sistema  come “occidentale-laico”, sia che lo si qualifichi come “cristiano”. La loro diversità stride in continuazione, in ogni cosa che fanno, che dicono, che vogliono. Hanno l’obbligo dell’elemosina, l’obbligo della preghiera durante il giorno e quello di recarsi alla Mecca, se ne hanno la possibilità, almeno una volta nella vita. Non possono mangiare carne di maiale, devono digiunare durante il Ramadam. Una specifica interpretazione del Corano vuole che le donne girino col velo ed il corpo coperto, mentre gli uomini possono avere più mogli. La donna è spesso considerata inferiore 

CATTOLICESIMO- I cattolici hanno l’obbligo di recarsi in chiesa a pregare soltanto la domenica, devono rispettare i 10 Comandamenti, essere battezzati, “comunicati” e cresimati, hanno l’obbligo della monogamia. (Dopo essersi sposati in Chiesa)


SIMILITUDINI

RELIGIONE E STATO-Anche la nostra Chiesa ha goduto del cosiddetto Potere Temporale, mentre il Concordato (Patti Lateranensi) del 1929, fu rivisto solo nel 1984, sotto la presidenza del consiglio di Bettino Craxi. A monte, lunghe e tortuose trattative per rimuovere, finalmente, la clausola che considerava quella della Chiesa cattolica una religione di Stato. 
POLIGAMIA-MONOGAMIA- Gli islamici vogliono ed hanno varie molti. Non tutti però. L’Islam non lo vieta, ma il maschio, se più mogli desidera, deve essere “equo”. La donna, spesso, viene maltrattata, è vero. Ma anche dalle nostre parti non si scherza; basta leggere la cronaca per vedere donne picchiate, massacrate oppure uccise, quasi quotidianamente. E se da noi la poligamia è un reato, le relazioni extra-coniugali si sprecano. 
E poi, la situazione della donna islamica varia, da Paese a Paese. Negli Stati Uniti d’America, ad esempio, le donne musulmane non digeriscono più che la loro comunità sia diretta prevalentemente dai maschi e mal sopportano i sospetti di cattolici ed ebrei verso l’Islam; spesso raggiungono alti livelli di visibilità e successo.




L’INTERPRETAZIONE DELLE SCRITTURE

Ho letto attentamente il Corano ed oltre ad aver trovato molte similitudini con i Vangeli, ho scoperto che ammette altre fedi. Dice infatti: “Allah non vi proibisce di agire con bontà ed equità verso coloro che non vi combattono per religione e non vi hanno scacciato dalle vostre dimore, poiché Allah ama gli equanimi”. Gli integralisti hanno dato interpretazioni esasperate ad alcuni passi del Corano. Così come coloro che in Occidente hanno preso alla lettera l’Antico Testamento dando vita alla setta dei Testimoni di Geova. Nei secoli passati lo fecero i Crociati. Ho conosciuto “focolarini” terribili, mentre lavorando per la sede Rai di Genova ho avuto modo di frequentare musulmani amabili e perfettamente integrati con la città. Nemmeno le dispute per la scelta del luogo su cui erigere la Moschea ha incrinato definitivamente i rapporti tra loro e i genovesi. In occidente, nella vita di ogni giorno, la religione non è un elemento dominante, mentre nel cuore e nella mente di ogni musulmano la religione occupa il primo posto; non vi sono barriere o differenze tra il mondo secolare e quello sacro. Ma io  rifiuto con fermezza l’equazione Islam=terrorismo. Lasciando perdere gli orrori e i violenti dettati della Bibbia, prendo ad esempio una frase del nostro impareggiabile Vangelo :....E Gesù disse :”Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio”....... Dovremmo forse identificare quel Cesare in Equitalia, oggi, interpretando il Vangelo? 

Non voglio certo minimamente giustificare i cosiddetti tagliagole. Quei Tuareg della cui svolta jihadista sono evidentemente responsabili i colonialisti francesi. Furono loro a scatenarne la rabbia confinandoli al nord del Mali, tra le aride sabbie del Sahara, riservando le più ospitali regioni meridionali agli abitanti di pelle nera. L’ignoranza, poi, fa il resto e completa lo schema, come è avvenuto in Iraq in Libia e in Siria. Ottusi statisti scaricano il proprio conto su popolazioni inermi, costrette queste a pagarlo, il conto, con il sangue dei propri figli. 

INFINE 

Hanno forse bisogno di interpretazioni questi versi di Maometto, così simili a quelli del nostro "splendido" Nazareno?

"Dio non ha pietà per coloro che non hanno pietà per gli altri”.
"Nessuno di voi è un vero credente finché non desideri per i suoi fratelli ciò che desidera per sé"."Colui che mangia a sazietà mentre il suo vicino è senza cibo non è un credente".
"Potente non è colui che getta a terra l'avversario, bensì è potente colui che controlla se stesso in un attacco di ira".
"Dio non giudica basandosi sulle vostre apparenze o sul vostro fisico, ma scandaglia il vostro cuore e osserva il vostro operato".
"Un uomo che percorreva un sentiero fu assalito dalla sete. Raggiunto un pozzo vi si calò dentro, bevve a sazietà e ne uscì. Poi vide un cane con la lingua penzolante, che cercava nel fango qualche goccia per placare la sua sete. L'uomo, accortosi che il cane era assetato come lo era stato lui poco prima, discese di nuovo nel pozzo, riempì la sua scarpa d'acqua e fece bere il cane. Dio perdonò i suoi peccati per questa azione".





giovedì 19 novembre 2015

Di tutto e di più: per smondanare il Cav, ammesso che dell’uomo resti ancora un brandello di vita da imbrattare.





PROCESSO SI MA ANCHE NO-La procura di Milano ha chiesto l’ennesimo rinvio a giudizio  per Silvio Berlusconi. Questa volta si parla di “corruzione in atti giudiziari”, accusa che coinvolge, insieme con il Cavaliere, altre 30 persone. Manco a dirlo, il nome di spicco è quello della marocchina Karima El Mahroug, cui s’ispira il titolo del fascicolo, cosiddetto 'Ruby ter'. Mavalachefantasia! Le indagini a carico dell’ex-premier erano state chiuse lo scorso 30 giugno, al termine di puntigliosi riscontri raccolti dal  procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Il giudice dovrà ora fissare l'udienza preliminare dalla quale uscirà il verdetto, processo si o processo no: per Silvio, per Ruby e per altre 21 ragazze, le solite note, ospiti fisse delle eleganti serate ad Arcore di cui, ormai, conosciamo ogni piega di mutandina.  Tra gli indagati c’è anche l'avvocato Luca Giuliante, ex legale di Ruby.  



RICICLAGGIO E FALSA TESTIMONIANZA- Al destino della marocchina resta indissolubilmente legato quello dell’ex compagno, Luca Risso, che nell’ambito della stessa inchiesta è chiamato a rispondere di riciclaggio. In ballo, una cifra esorbitante: 10milioni di euro. Tanto avrebbe versato Berlusconi per comprare il silenzio e la reticenza delle “olgettine”, per le quali si profila l’accusa di falsa testimonianza. Le ragazze sarebbero state ricompensate con assegni, contanti, bonifici, appartamenti, auto e finti contratti di lavoro. 




LE INDAGINI-  Intercettazioni, documenti, video, messaggi WhatsApp! Di tutto e di più per smondanare il Cav., ammesso che dell’uomo resti ancora un brandello di vita da imbrattare. Ma la Procura di Milano ha tempo e soldi (i nostri) per questa ed altre esagerazioni.  Lo scorso 6 novembre, bontà sua, il Gip, su richiesta dei pm, ha archiviato 13 posizioni, tra cui quelle degli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini


D.Bart.

mercoledì 18 novembre 2015

L'Islam, l'Isis, l'imbecille Sarkozy, l'ignorante Salvini.

SUNNITI E SCIITI:LE ORIGINI. Per raccontare l'origine dello scisma islamico, dal quale nascono le due fazioni che conosciamo con i nomi di Sunniti e Sciiti, dobbiamo spiegare il significato di due brevi parole:  Sunna (da cui sunniti),  che in arabo significa  usi, costumi, tradizione; e Shia (da cui Sciiti), che significa partito. Ora, veniamo alla similitudine universale delle diatribe: la frattura tra islamici non è che l'esito di ciò che  in occidente chiamiamo  "guerra di secessione". Perché lo scisma non fu causato da una diversa interpretazione dei testi sacri, bensì da una contesa famigliare. 
LA STORIA. Dopo la sua fuga a Medina (622 d. C.), Maometto, oltre al ruolo di profeta- mediatore tra Allah e la comunità dei fedeli, assunse anche quello di leader politico. Vale a dire, capo di una società che nel giro di pochi secoli doveva allargarsi fino a comprendere l' intera fascia africana e asiatica del Mediterraneo, la Spagna, la Sicilia. Dieci anni dopo, nel 632, con la morte di Maometto, fu necessario scegliere un successore in grado di gestire il suo stesso mandato, politico e religioso. La preferenza cadde su un fedelissimo tra i seguaci, Abu Bakr, a cui fu conferito il titolo di «califfo». Dopo la sua morte, altri tre califfi- ancora selezionati tra i fedelissimi di Maometto- furono chiamati alla guida e al governo del mondo islamico. Scelta che contribuiva ad infoltire il  gruppo dei dissidenti: coloro i quali ritenevano si dovesse rispettare l'albero genealogico ed affidare il califfato ad  Ali ibn Abi Talib, marito di Fatima, figlia di Maometto. Ciò che avvenne nel 656, con l'assassinio di Uthman; evento disastroso che causò lo scoppio della una guerra civile e, di fatto, lo scisma. Nel corso del conflitto, infatti, lo stesso Ali ibn Abi Talib fu ucciso; e il califfato tornò agli eredi di Uthman. Da allora la Shia, ovvero il partito di Ali ibn Abi Talib, piange e non perdona la morte del discendente naturale di Maometto. Considera altresì la Sunna, ossia il partito della tradizione, una banda di usurpatori.
Riassumendo.  Dopo la morte di Maometto (632), i musulmani si divisero in due fazioni:                      
1) i sunniti, che ritenevano legittimo il califfato affidato ad Abu Bakr, compagno di Maometto; 
2) gli sciiti, secondo i quali il ruolo di Califfo doveva invece essere riservato ai discendenti di Maometto, quindi ad Ali ibn Abi Talib, genero del profeta Maometto, il quale non aveva figli maschi.  
Gli sciiti sono spesso visti come eretici e  ancora oggi considerati i peggiori nemici dell'Islam.           
Ebrei e cristiani sono considerati  miscredenti 
Jihad: altro termine di difficile comprensione.Diciamo subito che Jihad non è sinonimo di ISIS. Tradotto dall'arabo, significa "SFORZO". Ma al termine vanno date due interpretazioni, quella letterale, dove si intende : sforzo per raggiungere un obbiettivo; e quella coranica, dove si intende: fatica e impegno (interiore e materiale, con riferimento al denaro) per la causa di Dio.  
   
LA SITUAZIONE, OGGI. Ai sunniti appartiene circa  l' 80/90% del mondo musulmano. Sono loro ad aver esercitato  il potere anche nei Paesi a maggioranza sciita. Così è stato in Iraq sino alla fine del regime di Saddam Hussein. Da  circa un anno un terzo del territorio iracheno è stato  conquistato da uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti, che ha creato lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, noto con la sigla “ISIS”.  La Russia, che appoggia il regime e di Bashar al Assad, ha mandato i suoi aerei da guerra in Siria allo scopo di  colpire i gruppi ribelli che contendono  ad Assad le zone dell'ovest, ma i  primi bombardamenti hanno colpito tre province siriane – Homs, Hama e Latakia- dove l'Isis non è presente. L'unico alleato del regime di Bashar al Assad in Medio Oriente, da alcuni decenni, è l'Iran. Dall’inizio della guerra, nel 2011, fornisce soldi e armi al governo siriano. Ma in  Siria delega l'azione ad Hezbollah, gruppo sciita libanese nemico giurato di Israele. Nella primavera di quest'anno ha combattuto l’ISIS in Iraq a fianco dell’esercito iracheno.                           
FRATTURE. Come ben ci racconta la storia, le separazioni esasperano cuori differenze. creando laceranti confusioni. Bernard Lewis, storico e studioso del Vicino Oriente, dice che "la sconfitta e la condizione minoritaria hanno alimentato nella famiglia sciita una particolare sensibilità per i ceti sociali più umili, per gli oppressi, per il popolo minuto dei mestieri modesti". L effetto ha reso più aspri i conflitti all'interno delle comunità, proprio come è avvenuto nella storia del Cristianesimo. La rivalità più logorante tra sciiti e sunniti è scoppiata a livello politico con la rivoluzione khomeinista in Iran del 1979. Si è cominciato con cacciata del filo-americano  Scià per giungere  all’instaurazione di una teocrazia islamico-sciita, in conflitto con tutti i Paesi del Golfo Persico,governati dai sunniti. 
CHE COSA POSSONO FARE I PAESI OCCIDENTALI? A costo di attirare su di me ire furibonde e funeste dico: farsi gli affari loro. Non è mai troppo tardi per cominciare, nonostante l'importanza del controllo sul petrolio e sui suoi prezzi. Chi dice che la Francia paga oggi le conseguenze dei suoi interventi belligeranti dai cieli della Siria, ha in parte ragione. Dico in parte, perché la ferocia di chi attacca all'improvviso e fa strage di  persone inermi, disarmate, inconsapevoli merita tutto il disprezzo umanamente elargibile. Ma questa è una guerra interna all'Islam, un conflitto che i musulmani devo risolvere tra di loro. Non a caso la propaganda dell'Isis chiama all'appello seguaci nel mondo. E non a caso i "Foreign fighters", come l'italiana Maria Giulia Sergio, in "arte" Fatima, e altri 3000 cittadini europei si sono spostati nelle zone di conquista dell'ISIS. Cinicamente osservando la storia e gli eventi, è bene che i contendenti si uccidano tra di loro, in terre loro.I governanti europei dovrebbero avere a cuore la sicurezza dei propri cittadini evitando di provocare gli spietati tagliagola. Mi riferisco in particolare all'insensato intervento messo in atto dall'imbecille Nicolas Sarkozy  in Siria. E mi riferisco all'ignorante Matteo Salvini, che a botte di slogan racconta agli italiani in termini semplici e semplicistici un vicenda secolare complessa.




mercoledì 4 novembre 2015

Omicidio Ceste. Condannato col massimo della pena, 30 anni, Michele Buoninconti.

Michele Buoninconti è stato condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio della moglie,
Elena Ceste. Il giudice ha accolto in pieno la richiesta del pubblico ministero Laura Deodato.

L'uomo, in aula, si era rivolto al giudice Roberto Amerio, con queste parole : «Non si renda complice di un’ingiustizia. Elena è morta per una tragica fatalità, sono vittima di un errore giudiziario. Sono innocente».

Le quattro pagine che Buoninconti ha letto in aula contenevano anche un passaggio della Bibbia, la storia di Susanna che è costretta a sottostare al volere di due giudici.
Si era poi commosso  ricordando i figli «sono nove mesi che non li vedo».